L’orientamento sessuale

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Definizione di orientamento sessuale

L’orientamento sessuale è una componente della sessualità umana, rendendo più moderna la definizione dell’American Psycological Association, in accordo anche con il “Manifesto dell’orgoglio bisessuale”, possiamo definire l’orientamento sessuale come:

un’attrazione emozionale, romantica e/o sessuale di una persona verso altri individui dello stesso genere/sesso, del sesso/genere opposto o per più di un genere/sesso, costante e fluido nel tempo.”

Costante: presente nella persona durante un arco continuativo della sua vita.

Fluido: durante l’arco della vita può subire delle variazioni di natura non sporadica, sporadica o limitata a determinate situazioni.

Essere eterosessuale e avere un comportamento omosessuale non ti rende automaticamente omosessuale.

Negli ultimi anni la definizione di orientamento sessuale tende ad essere utilizzata riferendosi al genere piuttosto che al sesso del potenziale partner.
Il genere è l’idea che la persona forma di sé stessa, mentre il sesso è la componente biologica e fisica.

Quali sono gli orientamenti sessuali?

Gli orientamenti sessuali principali, sono dei termini ombrello (parole che racchiudono al proprio interno altre definizioni con differenti sfaccettature). Esistono di fatto quattro termini ombrello oramai conclamati, i quali contengono altre sottocategorie nelle quali le persone possono auto-identificarsi.

Si definisce:

  • Eterosessuale una persona che prova attrazione verso individui del sesso opposto.
  • Omosessuale chi prova interesse verso persone dello stesso sesso, nello specifico si usa la parola gay per i maschi e la parola lesbica per le donne omosessuali.
  • Bisessuale una persona che prova attrazione per uno o più sessi/generi, comprese quindi anche per le persone non-binarie e trans.
  • Prestare attenzione: L’ultimo orientamento è quello Asessuale, questa parola ha una omonimia, se usata come orientamento sessuale si può interpretare come “termine ombrello che racchiude tutte la varianti emotive/affettive/sessuali/romantiche che portano ad avere uno scarso o nullo interesse verso le suddette aree psicologiche”. Se invece presa come definizione specifica all’interno del termine ombrello la definizione è: “persone che provano poca o nessuna attrazione erotico-sessuale verso gli altri individui”. Lascio un approfondimento qui.

Sebbene queste siano i principali orientamenti sessuali, esistono molti sottogruppi che spesso differiscono l’uno dall’altro per le sfaccettature. Una di queste è la pansessualità che ha una definizione simile a quella della bisessualità, ma a differenza di quest’ultima le persone che si definiscono pansessuali sottolineano come si possa essere attratti da una persona indipendentemente dal genere/sesso: il punto su cui si pone l’attenzione non è il genere/sesso, ma la persona per quello che è.

La pluralità di definizioni porta al fatto che la definizione dell’orientamento diventi parzialmente soggettiva e nessuno all’infuori della persona interessata può esprimere un giudizio.

Ciononostante, in ambito scientifico è necessario trovare dei parametri oggettivi per categorizzare gli individui e per poterne studiare il comportamento e le preferenze. Per questo motivo è stato creato un sistema più rigido di classificazione dell’orientamento sessuale, lo “strumento” più famoso (e oramai superato) è la Scala Kinsey, ma esistono anche altri due metodi di misurazione che risultano più efficaci: la scala di Storms e la Tabella di Klein.

La Scala Kinsey

La famosa scala è stata inventata nel 1948 da Alfred Kinsey, biologo e sessuologo convinto che la sessualità umana non potesse essere racchiusa in categorie fisse, ma che si trovasse lungo un continuum.

La sua ricerca si basava su interviste sulla vita sessuale di migliaia di persone e ha dimostrato che i comportamenti, i pensieri e i sentimenti sessuali di un individuo non erano coerenti e costanti nel tempo.

La Scala Kinsey è formata da un range di sette livelli: a un estremo troviamo lo 0 che corrisponde all’eterosessualità, mentre dall’altra parte, il sesto scalino corrisponde all’omosessualità, in mezzo troviamo la bisessualità.

Non tutte le persone riescono a rispecchiarsi nella Scala Kinsey, in quanto, come tutte le standardizzazioni si tratta di una semplificazione che non tiene conto delle molteplici sfaccettature della società.

Infatti, anche in questo caso, così com’è stato per il genere, si è iniziato a parlare di orientamento sessuale fluido, proprio per dare voce a coloro che non si identificano nelle categorie sopra menzionate.

Inoltre, la scala era molto innovativa per quell’epoca, ma risale alla fine degli anni Quaranta e presenta molti limiti per la società attuale, uno fra tutti non considera l’orientamento sessuale, il sesso e il genere come tre elementi distinti tra loro.

La scala Kinsey è solo una delle tante scale per classificare l’orientamento sessuale, sicuramente è stata la prima ed è la più famosa.

La Scala di Storms, è nata in contrapposizione alla scala Kinsey, in quanto ritenuta troppo binaria, ma ha portato delle grandi innovazioni a livello di ricerca sull’orientamento sessuale:

  • l’inclusione della asessualità
  • Esprime omo/etero-erotismo
  • Riconosce la sessualità come meno lineare
  • Va oltre la dicotomia etero/omo-sessuale

Ebbene si, l’asessualità nella scala Kinsey non è riconosciuta, come la bisessualità nel senso moderno del termine. Chi dice il contrario si basa su una forzatura di lettura, andando per di più contro le parole dello stesso Kinsey che ha ammesso che la sua scala è molto limitata.

Due grandi limiti di questa scala però sono, l’assessualità è vista come un qualcosa di tendenzialmente negativo, forza l’identità in sulla base dell’erotismo, togliendo quindi l’autodeterminazione.

La Tabella di Klein

La tabella di Klein, o grata di Klein, utilizza un modello basato anche sul cambiamento temporale della sessualità, investiga quindi nel passato, nel presente e nel futuro ideale (il desiderato), basandosi sui sette fattori indicati, che sono:

  • Attrazione Sessuale: da chi ti senti attratto sessualmente (eroticamente)?
  • Comportamento sessuale: con chi vai effettivamente a letto?
  • Fantasie sessuali: su chi fantastichi?
  • Preferenza emotiva: da chi ti senti più attratto emotivamente?
  • Preferenza sociale: con chi crei relazioni?
  • Preferenza di vita: in quale comunità ti piace trascorrere il tuo tempo?
  • Autoidentificazione: come ti etichetti o ti identifichi?

Grazie a questo strumento che Fred Klein ha stabilito la sua reputazione di specialista in bisessualità. Si dice che questo strumento sia diventato famoso da vari attivisti, psicologi ed educatori, ma evidentemente non abbastanza, dato che la scala Kinsey purtroppo è ancora la più usata.

Difatti i ricercatori a causa della sua “complessità”, non la utilizzano molto (rispondere a 21 domande da 1 a 7 è troppo complicato ovviamente).

Questa tabella, come ogni standardizzazione, non è esente da limiti strutturali, alcuni fra questi sono la mancanza di differenziazione tra amicizia e “amore” e le categorie temporali sono soggettive.

Personalmente credo anche che il calcolo dei punteggi non sia così efficace

Bisessuale o bi-curioso? Un piccolo chiarimento linguistico

Il proprio orientamento sessuale può variare nell’arco della vita, ma una persona può mostrare anche una certa dose di curiosità al di fuori del proprio orientamento.

Bisogna, quindi, prestare attenzione a non confondere il termine bi-curioso con quello di bisessuale.

La bisessualità è, appunto un orientamento sessuale. Si definisce bi-curioso un’attrazione verso persone all’infuori del proprio orientamento in maniera limitata e sporadica, non va quindi a incidere in maniera permanente sul proprio orientamento.

Avere un comportamento opposto al proprio orientamento sessuale non ti fa entrare/essere all’interno della categoria opposta, proprio perché è un comportamento sporadico e limitato.

L’orientamento sessuale è una caratteristica personale, ognuno è libero di definirsi come vuole e identificarsi nella categoria che più lo rappresenta.

Si parla di definizioni che riguardano il sé, che si tratti dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere, ciò che conta è come si sente l’individuo. Il bisogno di creare delle categorie definite dovrebbe servire solo per poter studiare il comportamento umano.

In conclusione

Orientamento sessuale: attrazione emozionale, romantica e/o sessuale di una persona verso altri individui

Bi-curioso: attrazione, in genere sessuale, verso persone all’infuori del proprio orientamento in maniera limitata e sporadica

Eterosessuale: una persona che prova attrazione verso individui del sesso opposto.

Omosessuale: chi prova interesse verso persone dello stesso sesso, nello specifico si usa la parola gay per i maschi e la parola lesbica per le donne omosessuali.

Bisessuale: persona che prova attrazione per entrambi i sessi/generi, ma anche per le persone non-binarie e transgender/transessuali.

Asessuali: persone che provano poca o nessuna attrazione sessuale verso gli altri individui.

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